È molto difficile raccontare la complessa genesi dei mirabolanti carri di Carnevale, macchine extraterrestri che ogni anno sfilano sul lungomare di Viareggio, facendo risaltare le connotazioni estetiche e caratteriali dei personaggi messi in evidenza dall’infinito gioco della satira.
La fase realizzativa di queste macchine mobili è qualcosa di straordinario e misterioso, che ha colpito la fantasia e l’estro di Alessio Brondi, fotografo toscano specializzato nel reportage. La fase realizzativa dei carri, all’interno della Cittadella del Carnevale, avviene nell’enorme cantiere animato da artisti e artigiani specializzati nel dar vita alle idee e ai sogni più sorprendenti e originali dei progettisti.
Utilizzando materiali comuni come carta di giornali, colla, ferro, acqua, fuoco e vernici colorate, le squadre degli addetti alle costruzioni dei carri lavorano meticolosamente con sapienza per mesi, senza interruzione, valendosi di un’arte antica tramandata nel tempo con l’accortezza di un geloso segreto.
Mimetizzato tra loro, Alessio Brondi racconta per immagini “L’essenza di una maschera” avvalendosi della propria sapienza di fotografo-narratore, una splendida qualità difficilmente riscontrabile in un giovane artista come lui.
Enzo Gaiotto, Bfi-Afi (della Rivista FOTOIT)