Questa immagine è fatta di luci, sensazioni e invenzioni. Chi l’ha creata ha sentito dentro di se sorgere una nuova estate, simbolicamente ravvicinata, vista attraverso piccole spighe su cui una farfalla si posa.
Non è una foto naturalistica, non è una macro, non è realtà, è semplicemente una visione e come tale ha preso forma.
Quel sole che sembra moltiplicarsi per effetto della lunga focale e dello sfocato che viene a generarsi dietro le spighe, invade l’immagine e quasi l’avvolge. La luce del sole non è accecante e non ferisce l’occhio , ma serve a inglobare il piccolo spazio rappresentato e a sottolineare il ritmo delle spighe e il fermo della farfalla. Anche i globi di luce nel compenetrarsi danno movimento all’immagine.
C’è un entrare nella natura e sentirne la poesia. Poco importa che la farfalla sia o non sia un valore aggiunto, sappiamo che in una fotografia la realtà, anche nella più vera delle situazioni non è mai rappresentata per quello che è.
Allora questa immagine va vista per la sensazione che da, almeno a me, di sentirsi immerso in una natura pulita più simile a una astrazione che non alla vita su una piccola zolla di terra.
Giorgio Tani