Il grande fascino della fotografia di strada è sostanzialmente dovuto all’assoluta naturalità dei soggetti, intesa come mancanza degli atteggiamenti tipici da posa che i soggetti ripresi assumono davanti all’apparecchio fotografico. Quindi fotografare senza farsi notare è un’abilità assolutamente richiesta che Mauro Boni ha dimostrato di avere.
Certamente solo questa caratteristica non basta; occorre che anche ciò che è presentato stimoli curiosità, voglia di capire, in una parola deve coinvolgere l’osservatore. E’ questa sensazione di piacevolezza che fa di una fotografia una fotografia di successo.
Guardiamo lo scatto proposto: due Ferrari e, poi, tre persone bionde ugualmente abbigliate in maniera inconsueta e ognuna di queste è scollegata dalle altre nell’atteggiamento e nella postura. Sembrano estranee eppure hanno in comune non solo l’abbigliamento ma anche l’interesse per le Ferrari. Due soggetti hanno una postura dinamica come necessario alla conquista dell’attimo, il terzo statico,probabilmente regola lo smartphone per fotografare le auto dimostrando a modo suo interesse per le rosse. L’ambiente si completa con due quinte una destra e l’altra sinistra costituite da due Ferrari che essendo soggetto importante potrebbero egemonizzare la scena, ma non è così perché sono state riprese in dettaglio quindi l’attenzione è inequivocabilmente sui tre biondi che sono il soggetto principale.
Mauro Boni è un bravo fotografo attento non solo all’evento ma anche alle regole della composizione e ai canoni della street. A mio avviso non ci sono suggerimenti per migliorare uno scatto, sostanzialmente,
perfetto.
Roberto Evangelisti