Per ritratto genericamente intendiamo la rappresentazione, sia pittorica che fotografica del soggetto scelto. Pensiero esatto ma solo parziale.
Se consideriamo Il significato etimologico della parola, dal latino re-traho siamo portati verso un’azione che va ben oltre questa idea.
Il ritrattista è soprattutto interprete. Non solo possiede le conoscenze tecniche del mezzo e le usa in modo appropriato ma le supera per entrare in empatia col soggetto. Crea un dialogo intimo. Un ponte di comunicazione interiore per tirar fuori, svelare, scoprire, far conoscere oltre l’aspetto estetico.
Ed è proprio questa capacità che si evince osservando questo ritratto checi attrae e incuriosisce. L’autore sceglie come soggetto un musicista.
Colpisce la scritta, in primo piano sulla maglietta, quasi ad indicare un pensiero identitario. Fermo, con lo sguardo diretto.
Tutta la forza espressiva è affidata alla tensione del volto e all’intensità degli occhi, che rivelano un fondo di inquietudine e di interrogativi a cui rispondere. Un bianco e nero giustamente non forzato che lascia parlare. Perfetta anche
l’inquadratura, che grazie ad una calibrata scenografia, guida nella giusta atmosfera, in attesa della performance.
Orietta Bay