Una fotografia che non si ferma al titolo “confini” che risulterebbe appropriato ma limitativo. Sà e riesce ad andare oltre quello che rappresenta per spingere verso tante possibili
interpretazioni, tutte quelle che lo sguardo di ciascuno raccoglie e poi medita.
L’autore ci consegna un’immagine che, considerando le diversità personali, ha un rimando che potrebbe essere anche diametralmente opposto.
La giovane ragazza, soggetto della fotografia, rivela stupore o paura? C’è nell’espressione del volto desiderio di scoperta o timore di non riuscire a superare una barriera?
Cosa si cela al dì la di quel telo che non soffoca completamente?
Anelito di libertà che accende la speranza?
Porsi queste domande conferma ciò che da sempre sappiano: la fotografia non ci restituisce mai una sicura verità ma lascia vagare i nostri pensieri. Suggerisce, stimola, può cercare di dimostrare ma è sempre interpretazione. Questo è il motivo per cui la troviamo particolarmente coinvolgente.
Orietta Bay