Giorgio Tani legge “L’olivo” di Giuseppe Bernini
Ci sono stati molti spunti, anche filosofici, sull’interpretazione del paesaggio. Se lo consideriamo “natura” uno di questi ci dice che la natura in se non può essere bella perché è quello che è, passiva, inerte, variabile, incontrollabile. Ma è vero? Non lo so. Tanta iconografia pittorica, nei secoli, ci ha condizionato ad ammirare il paesaggio…
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