Credo che per commentare questa serie che Roberto Cerrai ha dedicato agli alberi, venga spontaneo pensare alla musica, ai suoi canoni, e ai suoi temi. Chi ama la musica classica conosce titoli come “Variazioni su un tema di Haydn” e “Variazioni su un tema di Paganini”. Ebbene queste otto immagini sono appunto variazioni sul tema alberi e ognuna di esse appare come una pagina di spartito piena di note. Se le ascoltiamo sentiamo il fruscio del vento, il suono delle foglie, il ritmo del movimento. Sappiamo anche che la musica suggerisce colori e qui vediamo il giallo, il verde, il nero e il bianco che, confondendosi e mescolandosi donano alle immagini la magia dell’irreale. La loro bellezza è proprio qui, nell’uscire dai dogmi del vero ed entrare nel fantastico, dove la forma perde consistenza per dare spazio ad armonie cromatiche fino a far sembrare che gli alberi si muovano in una danza virtuale. La fotografia a volte è come un varco nel quale altre tensioni artistiche entrano per dar vita ad un unico concerto.
Giorgio Tani