Ci sono almeno due modi per affrontare criticamente questa immagine: il primo è quello formale, il secondo è quello estetico.
Un terzo potrebbe essere quello sportivo, ma qui la perfezione dello sforzo atletico toglie la parola.
L’attimo, appunto, che sintetizza il film della gara e che genera stupore e ammirazione nello spettatore.
L’atleta è al massimo dello sforzo compare con la velocità di un fuoco d’artificio ed infatti intorno a lui la neve si spezzetta, il colore rosso si accende e illumina i colori della tuta.
Ogni fotografia è come una finestra, non contano solo i segni interni, la composizione, ma anche le sensazioni che oltre vengono provocate.
Così si immagina la giornata, il tripudio all’arrivo, gli applausi. Insomma da una foto esce tutta la realtà che la circonda. Cerrai in uno scatto la racchiude ma va anche il suo oltre.
Giorgio Tani